tristezze
ho constatato oggi, con una persona che di mestiere sonda le menti, che è la prima volta che sono triste senza goderne. che abbia finalmente (già mi manca..) vinto sulla melanconia? quel sottile masochistico piacere del dolore fine a se stesso, in cui mi crogiolavo e aggrovigliavo senza scampo? mi rendeva impotente nei fatti ma mi dava una grande soddisfazione nel considerarmi autonoma, poichè in quella solitudine un po' forzata ero l'unica in grado di comprendermi ed il mio essere non si disperdeva e non s'intaccava con altri, anzi con orgoglio si autoalimentava, si vomitava e poi si ricibava di se stesso, all'infinito, sempre più marcio e con sempre meno fibra, tra spasmi e contorsioni, ma fiero di non accettare l'aiuto di nessuno.
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mi chiedo se quella fase autocelebrativa di male autoindotto mi riguardi intrinsecamente o se fosse provvisoria ed ora sia stata superata per sempre. e mi chiedo se voglio davvero abbandonarla.. Ma per il momento sono costretta dalle circostanze ad elevarmi ad una "tristezza cosmica, quasi leopardiana..", non mi sono più accartocciata in fondo al pozzo, mio regno, sono, al contrario, stata stirata nell'universo ed ho anche troppo spazio per muovermi, ma ora devo anche fare attenzione a tutti gli altri. responsabilità.
mi chiedo se quella fase autocelebrativa di male autoindotto mi riguardi intrinsecamente o se fosse provvisoria ed ora sia stata superata per sempre. e mi chiedo se voglio davvero abbandonarla.. Ma per il momento sono costretta dalle circostanze ad elevarmi ad una "
mi osservo e mi giudico in base a prese di coscienza arrivate come mazzate semplicemente perchè si sono buttate giù dal palazzo della teoretica per poter essere finalmente vissute.. E la mestizia che deriva da queste consapevolezze non posso fare a meno di diffonderla, ha una spinta propria per cui "si espande tutto intorno a te; le tue relazioni, soprattutto le più strette, le stai già mettendo a dura prova" scrutandole sotto questa nuova luce blu.. le incrinature del mio mondo, che avevo notato da tempo, si svelano essere pericolose crepe.. tanto meglio! dove le fondamenta non reggono ormai più preferirei un crollo totale piuttosto che una riparazione posticcia, un vano restauro.
inoltre, nonostante il mio animo fosse cattivo, un certo torpore lo teneva legato a poetici sentimenti, come un bambino che picchia il suo cane per il gusto di esserne padrone pur volendogli tanto bene, invece adesso ho uno sguardo purista di fondo ma incrudito dall'esperienza, come si addice ai cari nonnini burberi (e qui mi sorge un quesito: l'età di mezzo l'ho saltata? il periodo adulto non può essere superfluo..o, al contrario, evitarlo è l'unico modo per continuare a ribellarsi, per non abituarsi né accontentarsi mai, per non dimenticarsi cosa non va e cosa vogliamo realmente? purtroppo vedo che per i quarantenni il confine tra stabilità e fissità, costanza e noia, è troppo labile).
inoltre, nonostante il mio animo fosse cattivo, un certo torpore lo teneva legato a poetici sentimenti, come un bambino che picchia il suo cane per il gusto di esserne padrone pur volendogli tanto bene, invece adesso ho uno sguardo purista di fondo ma incrudito dall'esperienza, come si addice ai cari nonnini burberi (e qui mi sorge un quesito: l'età di mezzo l'ho saltata? il periodo adulto non può essere superfluo..o, al contrario, evitarlo è l'unico modo per continuare a ribellarsi, per non abituarsi né accontentarsi mai, per non dimenticarsi cosa non va e cosa vogliamo realmente? purtroppo vedo che per i quarantenni il confine tra stabilità e fissità, costanza e noia, è troppo labile).
l'insofferenza che provo comunque rimane una costante, però prima reagivo sprezzando da lontano ogni palazzo e bestemmiando al vento; adesso è propulsiva, voglio smantellare i sistemi tarati e riuscire a sopportare il vuoto che causerò intorno a me finché non ne saranno pronti di nuovi [quindi il fine è edificante, non come una distruttrice di Graham Greene], costruiti con più accorgimenti. il rinnovo è una cosa che va fatta periodicamente, perchè anche i templi illuminati prima o poi diverranno obsoleti e fatiscenti, perciò bisogna stare all'erta.. estote parati.
ecco, al solito sono pesante come il mio nonno montanaro. o così o ragazzina spaccaballe, non c'è scampo :)
che canzone dei pixies sei? "Where is my mind?"