Monday, November 07, 2005

Dalì fuera del sueño

a proposito di Dalì, se doveste capitare a Barcelona prendetevi una giornata per andare (2 orette in treno) a Figueres, sua cittadina natale. a illuminare questo paesotto scialbo c'è la casa-museo di Salvador, e io e chi altri c'è stato vi assicuriamo che ci si può perdere dentro come in un perverso viaggio attraverso la sua megalomania dirompente da un onirico scenario. il suo castello si staglia buffo: Dalì ci propone una dimora ridanciana e volutamente pacchiana, dalle mura rosa salmone, merlate d'uova (di merli pachidermici?), con panini incastonati (guarda x capire) e statue, tra cui ricordo quella di un palombaro.
nel salone centrale, che pare una parodia del Vittoriale D'Annunziano, un'assurda colonna regge una barca rovesciata e si poggia su una Cadillac, sul cui tettuccio è piantata una prosperosa figura femminile.
preziose e minuziose le sue creazioni d'orafo. pungenti gli schizzi satirici sulle guerra mondiali, e mostruosi i disegni di folletti.
ogni spazio, angolo, finestra, soffitto è allestito con stravaganze blasfeme (sia per la Chiesa che per il Pantheon!) o azzardi estetici fieri ma autoironici.
Dandy dal baffo sottile, consapevole narciso, celebra la sua amata moglie Gala, musa feconda ma sterile madre. si raffigura con lei in affreschi raffaeleschi, si pone Dominus della casa e il suo spirito dionisiaco aleggia in ogni trasfigurazione artistica, mentre alle curve di Lei, Leda atomica, convergono grazia e bellezza, sottendendo libido.

5 Comments:

Anonymous Anonymous ha da dire...

se la recensione alla casa dell'artista ti appartiene, come penso che sia...è meravigliosa.

tanto di cappello

 
Blogger sibyl*(in)vane ha da dire...

beh sì, è mia...grazie dave, troppo buono!

 
Anonymous Anonymous ha da dire...

La tua recensione sulla casa-museo Dalì è davvero sublime.
Una lucida descrizione della geniale follia di un
uomo dall'ego straripante che assembla Veneri di Milo
per creare toreri allucinogeni, rivitalizza nature
morte, incastona con estro cassetti nella
figura umana.....una pazzia talentuosa che non ha eguali.

Dalì said...
At the age of six I wanted to be a cook.
At seven I wanted to be Napoleon.
And my ambition has been growing steadily ever since.

 
Anonymous Anonymous ha da dire...

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»

 
Anonymous Anonymous ha da dire...

ciao!anche io sono stata al museo Dalì.chi si aspetta di vedere soltanto quadri su quadri in quel posto ne rimarrà stupito.troppe le opere d'arte che lasciano a bocca aperta,gli effetti ottici e i significati nascosti.basta ricordare il quadro di lincoln o quegli strani ologrammi verdi di tre persone che giocano a carte creati con due semplici spade...ma come diavolo faceva?sarà anche stato un uomo tremendamente egocentrico,ma nel dire "io sono un genio" non si sbagliava affatto...
un saluto,sonia :D

 

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